Barletta – Le chiese
Basilica del Santo Sepolcro
La Basilica del Santo Sepolcro, oggi una delle più importanti chiese della città, sorge sull’antico crocevia fra la via Adriatica e la via Traiana, luogo strategico perché snodo di riferimento per i pellegrini diretti verso la Terra Santa e i Crociati verso Gerusalemme.
L’attuale Basilica è il risultato di numerose trasformazioni; costruita sui resti di una chiesa medievale, si presenta in prevalenza gotica con archi a sesto acuto sia sul fronte principale che sul fronte longitudinale. L’impianto è basilicale a tre navate che si concludono su tre absidi visibili da Corso V. Emanuele. La Basilica custodisce preziose icone e diversi affreschi medioevali.
Lun – Dom 09:00 – 12:00 / 16:00 – 20:00
Chiesa della Madonna del Carmine
La chiesa sorse presumibilmente intorno al 1360 per una comunità di Carmelitani scacciata dalla Terra Santa. Per la sua vicinanza al mare venne anche chiamata S. Maria in Ripa. Verso la fine del 1600, la chiesa fu affiancata da un convento soppresso nei primi anni del 1800. La facciata esterna della chiesa è stata ricostruita dopo il 1731. All’interno, l’impianto è a navata unica con due cappelle laterali che accolgono dei loculi e un altare. La navata si conclude con il presbiterio che accoglie l’altare maggiore dell’800. Da ammirare il bel pavimento in maiolica decorato con motivi geometrici che ricopre l’intera chiesa e la splendida e rara quadreria di scuola napoletana del Seicento.
Lun – Dom 09:00 – 12:00 / 16:00 – 20:00
Basilica di S. Domenico
Nel 1531 i padri Domenicani ottennero l’antica chiesa di S. Maria Maddalena. La chiesa fu ampliata nel 1548 e fu ribattezzata chiesa di San Domenico. Intorno al 1660 si completa il prospetto e l’annesso convento. Nel tempo il convento divenne un collegio tra i più famosi dell’Ordine Domenicano. Il prospetto è simmetrico con un solo ingresso segnato da un portale posto tra nicchie e lesene. L’impianto è a unica navata con dieci cappelle laterali. All’interno, la chiesa conserva tele di pregevole valore e una statua della Madonna del Rosario. Qui i 13 cavalieri italiani capitanati da Ettore Fieramosca entrarono, il 13 febbraio 1503, per ringraziare il Signore al termine della nota Disfida.
Lun – Dom 09:00 – 12:00 / 16:00 – 20:00
Chiesa di S. Maria dei Suffragi delle Anime del Purgatorio
Costruita nel 1721, è questa un’importante testimonianza in stile barocco “di scuola romana” presente a Barletta. Il fronte della chiesa ha, nella parte del basamento, il candore della pietra calcarea, mentre la parte superiore è in tufo. Il prospetto è caratterizzato da un pronao a tre arcate, con l’arcata centrale più ampia che precede il portale d’ingresso. Il portale, con un pregevole bussolotto, capolavoro di ebanisteria, introduce nell’aula di preghiera ottagonale. La chiesa conserva due altari in pietra e un altare maggiore in marmo dedicato alla Madonna dei Suffragi, impreziosito da una pregevole tela di Giambattista Calò. La geometria ottagonale è riproposta nella volta a crociera di copertura.
Lun – Dom 09:00 – 12:00 / 16:00 – 20:00
La Chiesa di S. Andrea
La chiesa, all’atto della sua edificazione era poco più grande di una cappella ed era dedicata al SS. Salvatore. La struttura venne modificata intorno al 1530, secondo lo schema delle Chiese Mendicanti dove l’idea di semplicità si manifesta con soluzioni architettoniche lineari e prive di orpelli superflui. Sul finire del XVI sec. la chiesa è ingrandita con la costruzione del pregevole coro in legno di fattura napoletana, con il presbiterio e con dodici altari con cappella e sepolcri delle famiglie aristocratiche della città. Nella semplicità del prospetto spicca il magnifico portale con sculture e timpano in stile bizantino. Da segnalare la tavola della Madonna col Bambino del 1483 di Alvise Vivarini.
Lun – Dom 09:00 – 12:00 / 16:00 – 20:00
Santa Maria degli Angeli, Chiesa dei Greci
La chiesa con l’annesso ospedale è edificata alla fine del XIV sec.; intorno al XVI sec. è affidata a una colonia di greci, i Coronei, in fuga dai turchi e con alterne vicende rimane nella disponibilità della comunità greca fino al XX sec. Si accede alla chiesa attraverso una piccola rampa e a dispetto della semplicità esterna, l’interno, a unica aula, è particolarmente interessante. La chiesa conserva una monumentale iconòstasi che per le dimensioni è tra gli esempi i più interessanti dell’Italia meridionale. La pavimentazione è interamente rivestita in maioliche di tradizione napoletana nei colori del verde e dell’ocra, ai lati della sala di preghiera si trovano gli antichi scanni in legno.
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